Il Problema del Turismo Sessuale

con 6 commenti

Uno degli impatti socioculturali legati al turismo è il cosidetto turismo sessuale. Per turismo sessuale si intende una forma di turismo il cui scopo è quello di ottenere prestazioni sessuali nella destinazione che si intende raggiungere. ll problema principale è che questo fenomeno, presente in alcuni casi in maniera rilevante,  continua ad aggravare alcune situazioni sociali mantenendo spesso in funzione quel motore devastante che è la pedofilia.

Bisogna, però, fare alcune differenziazioni.
Vi sono alcuni Paesi o città, anche in Europa, dove la prostituzione è consentita ma è regolamentata. Viene considerata quindi una libera scelta ed è soggetta a leggi e regole ben precise. In questo caso non possiamo parare di sfruttamento dell prostituzione (qualora sia effettivamente così ) ma di una vera e propria professione, la quale viene svolta senza alcuna forzatura, violenza, minaccia ed è ua scelta libera, al di là delle considerazioni morali che ognuno poi è libero di fare. Si tratta quindi di attività legali circoscritte in alcune zone o locali ad hoc (come ad esempio in Olanda). In questi casi lo sfruttamento è punito dalla legge così come i casi di pedofilia.
Esistono invece una serie di destinazioni, alcune  particolarmente famose proprio per via di questo fenomeno, come la Cambogia, la Thailandia, il Brasile, Africa ma anche alcune parti della Cina e Europa dell’Est, tanto per citarne alcune, in cui lo sfruttamento sessuale e la pedofilia sono un fatto acclamato e presente in maniera massiccia a causa della mancanza di leggi a riguardo o esistenti in maniera scarsa e frammentaria insieme a condizioni sociali già particolarmente complesse.
Si tratta sopratutto di giovani ragazze, ma anche donne e bambini (di entrambi i sessi) che vengono costretti a prostituirsi, vengono picchiati e non è raro che anche gli stessi genitori vendano i propri bambini ad uno sconosciuto per ricevere dei soldi.

Ma perchè esiste il turismo sessuale?
Verrebbe quasi da chiedersi se è la destinazione che ha richiamato turisti per via della non regolamentazione sulla prostituzione e che quindi alcuni soggetti sono spinti in quei posti per via di un fenomeno socio-culturale che è già presente in quei luoghi, oppure se è il turismo che ha generato un proliferare di codeste attività.
Difficile a dirsi in assoluto, probabilmente hanno partecipato e partecipano entrambi i fattori, ma è sicuramente a causa di questo fenomeno che sono cresciuti in maniera spropositata i casi di pedofilia (in Thailandia, nonostante sia impossibile avere dati esatti, si stima che oltre il 40% della prostituzione sia minorile).
C’è da dire che già di per sè un individuo che viaggia  si comporta in maniera differente rispetto alla sua vita abituale, vuoi perchè ci si vuole rilassare e divertire, vuoi perchè è un momento che và temporaneamente ad isolare dalla routine quotidiana. Ed è in questo frangente che alcuni soggetti, anche persone che normalmente non hanno comportamenti anormali nel loro luogo di residenza, si lasciano andare ad atti assolutamente da condannare. Quindi, oltre a persone con una certa devianza sessuale, vi sono anche persone che normalmente non farebbero mai atti del genere ma nel caso in cui si verifica un’occasione, come ad esempio un viaggio in questi luoghi, si lasciano andare a rapporti con persone, inclusi anche i minori, vittime dello sfruttamento.

Il tutto contornato da una condizione, ovviamente, di degrado e veri e propri mercati internazionali con acquisti e vendite della “merce” persona. Inoltre parte dei proventi di queste attività illecite o pseudo-legali, vengono poi utilizzati per incrementare altri commerci come droga ed armi, fungendo quindi da finanziamenti criminali.
La causa del proliferare del turismo sessuale sono sicuramente le condizioni di povertà in cui versano molti di questi paesi ed è per questo che se anche esistono delle leggi, pur sommarie, spesso i governi stessi chiudono un occhio su queste attività proprio perchè fungono da propulsori per entrate turistiche e quindi vedono in esse un arricchimento economico.

Per alcune persone è un fatto  normale:
riallacciandomi a quanto scritto prima, per taluni individui, sapendo che in alcuni luoghi la prostituzione, anche minorile, non è regolamentata ed è già presente, non si stà facendo nulla di così grave. Verrebbe da chiedersi se per loro stuprare donne e bambini sia una cosa non grave o se questo concetto esiste solo quando vi è una regolamentazione giuridica ferrea.
Neanche lo svilupparsi di malattie a trasmissione sessuale anche importanti, come l’AIDS, ha scoraggiato questo fenomeno, solo per parlare di minori si stima che i bambini toccati da questo fenomeno siano più di due milioni all’anno, una cifra impressionante.
Il problema è che, come per molte altre cose, il tutto viene visto come un fenomeno lontano e magari neanche ben capito. Un volta finita la “vacanza” si ritorna a casa ed è finità lì (che sarebbe in ogni caso un fatto gravissimo).
Ma non è così, quei bambini, quelle donne, quelle PERSONE sono condannate per sempre a condurre quella vita senza neanche aver avuto il diritto di essere bambini, crescere, ed avere la libertà di vivere.
Bisognerebbe sensibilzzare molto anche su questo tema, sia a livello locale e sia i turisti, cosa che non avviene. Ogni tanto se ne parla ma sono notizie che passano sempre in sordina o ci si sconvolge quando sui giornali nazionali o per un servizio alla TV si decide al’improvviso di publicare unn dossier o farci un servizio e poi finisce lì. Semplicemente ci si dimentica di tutto e magari si decide di partire per una di queste destinazioni e magari trovandosi davanti all’occasione pensare che in fondo…non si sta facendo nulla di male.
Visitare certamente non è una condanna, anzi, ma lasciarsi andare a comportamenti di questo tipo è davvero un atto criminale sotto tutti i punti di vista e il fatto che sia un fenomeno che già esiste non è certamente un’attenuante, per non parlare dei casi in cui i “turisti sessuali” credono addirittura di far del bene perchè aiutano quelle persone economicamente ( o altre giustificazioni atte a liberare la coscienza, come ad esempio dicendo che semplicemente in quelle destinazioni la cultura non ha quei taboo sessuali presenti nel paese di origine…).

Molte ONG stanno lottando per cercare quantomeno di ridurre il fenomeno del turismo sessuale, studiare il fenomeno e trovare nuove strategie, così come si è cercato di trovare una qualche soluzione a monte del problema, cioè andando a colpire direttamente nel paese di origine i viaggiatori per scopi sessuali infliggendo delle pene, il problema è che si deve provare che l’intento del viaggio è per scopi sessuali ( anche in Italia si è perseguiti per sfruttamento della prostituzione e/o pedofilia all’estero, così come Negli Stati Uniti nei primi otto mesi dell’Operation Predator, un’iniziativa del 2003 per combattere sfruttamento e pedo-pornografia, le autorità americane hanno arrestato 25 civili Americani per Turismo sessuale ). Ma in assenza di aiuti e soluzioni concrete insieme ad una massiccia sensibilizzazione al problema, probabilmente è una piaga difficile da contrastare.

Ciò non significa che non debbano esserci relazioni durante un viaggio, ci mancherebbe, ma mentre una relazione tra due persone adulte durante un viaggio, se è un scelta libera, può certamente definirsi un’esperienza sana, un turismo basato sullo sfruttamento sessuale non lo si può definire altrettanto sano e neanche considerarlo una risorsa economica, ma solo una piaga devastante che porta ad altro degrado e povertà.

—>News: Un’interessante iniziativa è nata in Svizzera (a cui hanno aderito anche Austria e Germania), dove è stata promossa su larga scala una massiccia campagna pubblicitaria per sensibilizzare su questo tema oltre che sottolineare la  possibilità di denunciare casi sospetti direttamente online (questa iniziativa nasce già nel 2008). Questa campagna è stata supportata anche dal settore turistico.

Altri link:
Misure contro lo sfruttamento sessuale (Commissione Europea).
UNICEF
Rapporto sullo sfruttamento sessuale in Cina
Campagna Italiana contro il Turismo Sessuale Minori

Qualsiasi altra info o segnalazione di blog/siti in merito sono graditi, così come opinioni sul fenomeno.

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6 Responses

  1. annabea
    | Rispondi

    Francamente non mi è piaciuto molto questo articolo perchè parla in maniera troppo generica di un fenomeno che ha invece mille sfaccettature. Innanzitutto si è mescolato il turismo sessuale con minori, che è un reato in tutti i sensi, con quello con maggiorenni! Conosco molto bene, anche perchè ho amici che ci vivono, la realtà thailandese e vi assicuro che lì molte donne maggiorenni si prostituiscono volontariamente (anche se per bisogno ovviamente!) senza essere costrette con la forza! Sia ben chiaro non sono a favore del turismo sessuale, ma non è giusto lasciar credere, come sembra dal vostro articolo, che tutte le prostitute thailandesi sono costrette a farlo a suon di botte!

    • PureTourism
      | Rispondi

      Ciao annabea e grazie per il commento.
      Sicuramente è un argomento complesso, in un solo post non è possibile andare nello specifico.

      Il post riguarda , in maniera predominante, il turismo sessuale verso i minori e situazioni di sfruttamento anche verso soggetti maggiorenni. E’ vero che ci sono anche situzioni di prostituzione volontaria , ma al contempo spesso si tratta di circoli viziosi all’interno dei quali i soldi girano anche a favore di organizzazioni criminali. In ogni caso non si tratta di una professione , come accade in alcuni paesi, ma di situazioni comunque in cui non vi è alcuna tutela e, considerando che è la miseria che spige alcuni soggetti a prostituirsi anche volontariamente, in fine dei conti sempre di sfruttamento si tratta anche se sono maggiorenni, in quanto spesso , ma non sempre, la costrizione direttamente o indirettamente c’è.

      Hai ragione nell’affermare che non sempre le persone che si prostituiscono sono costrette a farlo con la violenza, ma l’articolo riguarda sopratutto questi casi che non sono poi tanto isolati purtroppo.

      Grazie davvero per il commento,
      🙂

      • annabea
        | Rispondi

        La prostituzione è sempre un fatto complesso e anche in Italia, secondo me, molte persone sono costrette a farlo per miseria o per la situazione difficile in cui si trovano. Non si può dire: la prostituzione è un lavoro in Olanda ma non in Thailandia; ho letto un saggio di una sociologa dove si diceva che, se la prostituzione in alcuni paesi poveri venisse legalizzata e controllata, non ci sarebbe alcuna differenza. I veri colpevoli di tutto questo sono proprio i governi di certi paesi a cui fanno ben comodo certe situazioni!

        • annabea
          | Rispondi

          Dimenticavo…i turisti sessuali (con maggiorenni) che si recano in questi paesi sono spesso persone rozze e di basso livello culturale, qualche volta anche giovani ragazzi del tutto all’oscuro di queste situazioni, come si può pretendere che questi possano capire certi problemi sociali?? Sarebbe come dire che un ubriacone non deve andare nel bar! Mi dispiace secondo me i veri colpevoli sono i governi! Diverso ovviamente il discorso prostituzione con minorenni, lì sono d’accordo con voi.

        • PureTourism
          | Rispondi

          Certamente, sempre di prostituzione si tratta. Ma c’è una fondamentale differenza. Il codice penale Olandese, ad esempio, punisce lo sfruttamento di una persona ai fini della prostituzione nonché altre forme di sfruttamento sessuale. In poche parole la prostituzione non può essere coatta e non deve essere presente alcuna forma di violenza/costrizione/abuso. Certamente nei paesi poveri non basterebbe una legalizzazione per arginare il problema, anche perchè probabilmente non cambierebbe molto e sicuramente non ci sarebbero controlli adeguati. I governi sicuramente sono colpevoli e purtroppo spesso fà comodo, mi trovo d’accordo su questo punto.

          • annabea
            |

            Ok forse non tutto si risolverebbe legalizzando ma magari un po’ meglio le cose andrebbero, no? La testa agli ignoranti non si può cambiarla e se si decidesse di arrestare tutti i turisti che vanno con prostitute dovrebbe essere il governo a decidere ma al governo sta bene così!

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