La crisi nel turismo sta passando:il punto della situazione nei 12 mesi del 2010

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La profonda recente crisi economica che tanti problemi ha apportato alla stragrande maggioranza dei settori economici e quindi anche nel turismo (pur con livelli di profondità diversi da Paese a Paese), sta ormai volgendo al termine come emerge dai dati relativi alla spesa turistica e agli arrivi a livello globale. Il fatto importante, oltre all’avviarsi di un nuovo equilibrio, è che sono stati i cosiddetti Paesi in Via di Sviluppo ad aprire la strada verso la ripresa.
La stessa UNWTO ha, in tempi recenti, annunciato che la ripresa nel settore Turismo è ormai avviata e il futuro sembra promettere molto bene. Nel 2010 la crescita è stata di circa il 7%, la quale, però, non si è posta in essere in modo equilibrato considerando le notevoli differenze registrate nei vari Paesi. Difatti, Paesi in via di Sviluppo come la Cina, l’India e la Malaysia hanno praticamente avviato, o meglio…riavviato, questo settore insieme anche ad altri Paesi sviluppati come la Corea del Sud. I dati in questione raccolgono sia il turismo in entrata che quello in uscita, il che sottolinea l’importanza sempre maggiori di questi Paesi nel mercato turistico.

Secondo alcune stime la Cina potrebbe diventare il terzo Paese, in ordine di importanza, per il turismo durante il corso del 2011. I modelli di spesa turistica sono un indicatore importante, basti pensare che in Cina si è registrato nel 2010 un +17% nei valori della spesa turistica durante i loro viaggi rispetto al 2009, dalla Russia si sono registrati valori impressionanti, in particolare la spesa turistica è aumentata del 26%. Ancora più sorprendente sono i dati (sempre relativi alla spesa turistica) dal Brasile: +52% mentre per l’Arabia Saudita il dato è del +28%,per l’Australia +9%, il Canada +8%, Giappone 7% e Francia 4%. Italia, USA e Germania registrano un più modesto +2% mentre in UK il dato riferito alla spesa turistica è in discesa del 4%.

Sicuramente, oltre all’avvio verso l’uscita dalla crisi iniziato nel 2010, hanno partecipato al raggiungimento di questi dati molto positivi anche la grande quantità di eventi, alcuni dei quali piuttosto importanti, svoltisi nel corso dell’anno scorso come la Coppa del Mondo in Sud Africa, l’esposizione di Shangai, le Olimpiadi invernali di Vancouver , i giochi Indiani del Commonwealth e molti altri.

Entrando nello specifico L’Asia è il continente che è cresciuto di più in termini di arrivi nel 2010 in particolare del +13% con un totale  di 181 milioni di arrivi. L’Africa si è posta al +6% con 40milioni di visitatori. Tra l’altro, il continente Africano, è stato l’unico ad ottenere risultati positivi già nel 2009 per poi continuare nella crescita degli arrivi in tutto il 2010 (anche grazie al già citato Campionato Mondiale di calcio). La crescita nel Medio Oriente è stato del +14% con 60 milioni di arrivi.
Come si evince dal rapporto europeo, l’Europa nel 2010 ha sperimentato un recupero più lento, parliamo in un +3% con 471milioni di arrivi, anche a causa dell’eruzione del vulcano islandese e delle conseguenti ripercussioni sul trasporto aereo insieme ad una situazione economica piuttosto incerta.
Le Americhe hanno raggiunto quota +8% (151 milioni di arrivi)

Come già sottlineato dal WTTC, le previsioni sul turismo per i prossimi anni lasciano ben sperare anche se è improbabile che la crescita continui a questi livelli. In particolare, mentre le iniziali previsioni riguardanti il 2010 si sono rivelate minori dei risultati che poi in realtà si sono effettivamente verificati, nel 2011 molto probabilmente la crescita sarà più contenuta. E’ quindi ipotizzabile che nell’area Asia-Pacifico non si verificherà ancora un volta una crescita del 12,6% come nel 2010, così come il Medio Oriente non sarà probabilmente in grado di crescere del 14% nuovamente.

Tuttavia la crescita non si arresterà, i primi dati al 2011 sono comunque incoraggianti.

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