Arrivi in Asia-Pacifico nel 2010: dati completi

con Nessun commento

La PATA (Pacific Asia Travel Association) ha pubblicato i dati del settore turismo, in particolare riferiti agli arrivi,  relativi all’anno 2010 nei territori Asia-Pacifico. Questi dati risultano adesso completi poichè in un primo resoconto i dati disponibili coprivano solamente i primi otto mesi. Si riconfermano i dati positivi ma con alcuni ritocchi.

La Cina non smentisce le previsioni raggiungendo ottimi risulati. Entrando nel particolare la crescita, in termini di arrivi, è stata molto positiva arrivando, per ben dieci mesi, a raggiungere un aumento superiore al 10% mese su mese per un totale 133,8 milioni di arrivi nel 2010 e generando una crescita annua del 5.8% (nel conteggio degli arrivi quelli internazionali sono cresciuti del 19.1%.). Inoltre l’80% degli stranieri arrivati in Cina hanno pernottato almeno una notte o più.

Per quanto riguarda Taipei Cina, questa ha accolto nel 2010 5.6 milioni di visitatori stranieri, ossia un incremento del 26,7% rispetto al 2009. I picchi maggiori sono stati registrati nei mesi di Maggio e Giugno con tassi di crescita rispettivamente del 38.1% e del 46.4%.

Hong Kong ha registrato una crescita eccezionale raggiungendo una cifra record di arrivi: 36.030.331 il 21.8% in più rispetto al 2009, grazie anche alla forte domanda proveniente dalla Cina (aumentata del 26.3%). Hong Kong ha iniziato il 2010 con un tasso di crescita relativamente lento(in particolare nel mese di Gennaio 2010) per poi raggiungere, nei successivi mesi dell’anno, tassi a due cifre.

Anche il Giappone ha ottenuto ottimi risultati, raggiungendo un nuovo record di 8.6 milioni di arrivi che si traduce in un aumento del 26.8% annuo. In particolare i mesi di Febbraio e Giugno sono stati molto positivi, un pò meno il mese di Dicembre.

La Repubblica Coreana ha invece iniziato l’anno 2010 con un pò di problemi, i dati sono stati non molto soddisfacenti, ma nei mesi successivi si è verificato un forte slancio che ha trovato nel mese di Giugno il suo apice. Dopo questo mese gli arrivi si sono stabilizzato ad un livello più basso ma comunque soddisfacente. Nel dettaglio l’aumento degli arrivi internazionali è  stato del 12.5% raggiungendo un volume di quasi 8.8 milioni di arrivi internazionali.

Macao è stata caratterizzata da un inizio anno abbstanza critico, anche se la percentuale è stata sempre positiva. Per quattro mesi il tasso di crescita mese su mese è stato al di sopra del 20% ed il risultato di fine anno è stato del +14.8% con quasi 25 milioni di arrivi . Nonostante che il 2010 non sembra essere stato un anno record per Macao, bisogna anche tener conto che a partire dal 2008 non vengono più conteggiati alcuni soggetti come lavoratori non residenti e studenti, quindi un confronto diretto relativo a periodi precedenti al 2008 risulta essere piuttosto difficoltoso se non addirittura impossibile.

Anche in India si registrano dati postivi per gli arrivi turistici internazionali: 5.58 milioni per una crescita del 9.3% rispetto al 2009.

Molto bene anche i dati relativi alle Maldive. Nonostante che la prima metà dell’anno 2010 sia stata caratterizzata da sbalzi piuttosto ampi, la percentuale è stata sempre positiva e per ben dieci mesi l’incremento mensile è stato superiore al 20%, andando a generare un aumento annuo del 20,7% con 792.000 arrivi stranieri.

In Nepal gli arrivi internazionali per via aerea durante il 2010 sono aumentati di circa il 18.5% raggiungendo quota 448.769 visitatori.

Secondo stime provvisorie, lo Sri Lanka è stato protagonista di un massiccio incremento nel corso del 2010 di ben il 46.1%. 654.476 è il numero di visitatori internazionali che hanno raggiunto questa nazione. Con questi dati lo Sri Lanka fissa un nuovo record di visitatori in entrata, surclassando il record del 2004 di 566.202 visitatori.

Anche la Cambogia ha conseguito ottimi risultati nel 2010. La crescita degli arrivi internazionali registrati a fine 2010 è stata del 17.3% che equivale a 2.4 milinoi di arrivi stranieri. A contribuire al raggiungimento di questi dati ha probabilmente giocato un ruolo importante, oltre la graduale ripresa economica globale e quindi una maggiore propensione al viaggio in generale, anche l’alleggerimento delle precedenti restrizioni riguardanti i veicoli di passaggio alle frontiere andando a tradursi in ripercussioni positive sul traffico in entrata che, in alcuni checkpoints, è aumentato in modo considerevole.

L’Indonesia ha accolto ben 7 milioni di visitatori, dato che paragonato al 2009 rappresenta il 10.74%. Solo a Bali, prima destinazione in Indonesia, i turisti stranieri hanno superato quota 2.5 milioni.

Myamar (Birmania) ha registrato nel 2010 310.687 arrivi internazionali attraverso i due aereoporti internazionali di Mandalay e Bagan, stabilendo un nuovo record e arrivando ad una crescita rispetto al 2009 del 27.7%. Per ben sei mesi il tasso di crescita ha superato il 30% e in tre di questi è arrivato a oltre il 40%.

La Tailandia ha registrato,invece, alti e bassi durante il corso dell’anno, in particolare tra Aprile, Maggio e Giugno per poi riprendersi nella seconda metà del 2010. Gli arrivi sono stati di circa 15.8 milioni e con un aumento dell’11.7% rispetto al 2009.

Risultati molto positivi per il Vietnam, con un tasso di crescita mensile piuttosto stabile al di sopra del 20% nella maggior parte dell’anno che si è tradotto in un risultato impressionante: +34.9% rispetto al 2009 con un volume di visitatori in entrata di 5 milioni: un record assoluto per il Vietnam.

La repubblica popolare democratica del Laos ha registrato circa 2.5 milioni di persone nel 2010: il 25% in più rispetto al 2009.

In Australia gli arrivi sono stati 5.9 milioni ossia il 5.4% in più rispetto al 2009. Il calo di arrivi dai principali mercati di riferimento quali Europa e America è stato compensato dall’aumento derivante da visitatori Asiatici, in particolare Cina e Nuova Zelanda.

I dati relativi alle Isole Cook sono stati piuttosto deludenti nella prima metà del 2010 raggiungendo valori positivi solo a partire dal mese di Giugno per poi espandersi maggiormente nei mesi di Luglio e Agosto. Nel mese di Settembre e Dicembre i dati sono stati nuovamnte negativi rispetto al 2009. Nonostante tutto la crescita annua è stata comunque postivia, seppur in modo modesto: +1.1% di arrivi internazionali per 102.156 visitatori.

Il territorio di Guam ha avuto alti e bassi, con picchi in discesa nel mese di Giugno 2010 ma comunque positivi. In totale gli arrivi internazionali sono stati del +10% con 1.196.295 di visitatori stranieri.

Negativi invece i dati riguardanti le isole Marshall: -7%.  A causare questo decremento ha contribuito sopratutto la diminuzione degli arrivi dall’USA e dal Giappone: rispettivamente un calo del 22% e del 38%.

Il tasso di crescita degli arrivi internazionali in Nuova Zelanda è stato del 2.7% con i suoi 2,53 milioni di visitatori. Analogalmente all’Australia, anche per la Nuova Zelanda la crescita è stata maggiormente supportata dal mercato Asiatico piuttosto che dal mercato Europeo e Americano.

Dopo un tasso molto alto ad inizio 2010, la Papua Nuova Guinea è rimasta stabile nel corso del 2010 su un tasso di crescita del 10%-20%(mese su mese) con una crescita annua del 22% e 146,928 visitatori.

In totale i territori dell’Asia-Pacifico nel 2010 hanno rappresentato quasi un terzo di tutti gli arrivi internazionali a livello globale.

Inoltre, secondo i dati dell’UNWTO, gli arrivi internazionali mondiali (quindi non solo quelli Asiatici) sono stati circa 935milioni nel corso del 2010, con una crescita annua del 6.7%.

Fonte: Pacific Asia Travel Association

Condividi questo post con:
  • Facebook
  • Twitter
  • Wikio IT
  • LinkedIn
  • del.icio.us
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Google Buzz
  • Technorati
  • email
  • Add to favorites

Lascia una risposta