Costa Rica dimostra: i vantaggi dell’ecoturismo.

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La “Osa Peninsula” è l’ultima  parte della costa Pacifica della Costa Rica in cui l’attività economica dominante è data dall’ecoturismo. E’, quindi, un luogo ideale per effettuare dei test e delle rilevazioni sugli impatti economici, sociali ed ambientali dell’ecoturismo rispetto ad altre alternative lavorative nonchè per effettuare confronti con altre strutture di larga scala  e case vacanze, che sono invece prevalenti nelle costa settentrionale e centrale del Pacifico.

La suddetta penisola è stata definita dalla National Geographic come “il luogo più biologicamente intenso del pianeta”. In essa si ritrovano decine e decine di tipi di flora rara, spesso specie minacciate, e specie animali protette. E ‘anche sede di oltre 375 specie di uccelli (18 endemiche), 124 specie di mammiferi, 40 specie di pesci d’acqua dolce, di circa 8.000 specie di insetti e 117 specie di anfibi. In una superficie totale di meno di un milione di acri, l’Osa contiene tredici distinti ecosistemi tropicali e, incredibilmente, ospita il due e mezzo per cento di tutta la flora e la fauna esistenti al mondo. L’80% è composta da aree protette sia pubbliche che private. Ad Aprile di quest’anno è stato rilasciato dal “Center For Responsible Travel” (CREST) un nuovo studio sull’Ecoturismo in Costa Rica, che dimostra come questo fenomeno abbia portato ad un guadagno degli occupati nel settore turistico doppio rispetto allo stesso settore quando viene gestito in maniera “tradizionale”; e di come i turisti,  sottoposti ad un questionario, hanno descritto questo tipo di vacanza come esperienza unica, dichiarando di essere disposti anche a pagare di più per rivivere un’esperienza simile.

Lo studio, composto da 70 pagine, è stato condotto da un team della Costa Rica e ricercatori USA della Stanford University. Esso, titolato “The Importance of Ecotourism as a Development and Conservation Tool in the Osa Peninsula, Costa Rica,” si basa essenzialmente su 225 indagini su turisti, manager di hotel e dipendenti, e residenti.

Il Turismo ad Osa è costituito da alcune centinaia di lodge e alberghi di piccole e medie dimensioni, che spaziano dal rustico al lusso e offrendo attività basate sull’ecoturismo.

Gli arrivi turistici annuali sono raddoppiati dal 2002, con circa 150.000 visitatori attesi per quest’anno, provenienti principalmente dagli Stati Uniti. Nella metodologia utilizzata si sono messi a confronto anche situazioni lavorative tra coloro che sono occupati nel settore turismo e colo che che sono occupati in altri settori all’interno della comunità stessa. I risultati sono stati molto chiari: chi lavora nel turismo, o meglio nell’ecoturismo, ha guadagni maggiori e maggiori possibilità di carriera rispetto a coloro che lavorano in altri settori.

Nelle indagini effettuate sui turisti, si evince che:

Motivo per visitare la Penisola Osa: Il motivo principale è stato quello di visitare il Parco Nazionale del Corcovado, sia a causa di  raccomandazione di amici e consocneti che per la reputazione della regione di incontaminata natura selvaggia tropicale.

attività più popolari: sottolineando l’importanza di un sano ambiente naturale, i visitatori hanno praticato quattro attività in modo maggiore come escursioni a piedi in primis (66%), fotografia (64%), bird watching (64%), e tour nel parco nazionale (62%).

Importanza del turismo responsabile: i due terzi (64%) hanno dichiarato che viaggiare in modo responsabile è stato, ed è, molto importante per loro e oltre l’80% ha dichiarato che reputa molto importante che la struttura ricettiva alla quale si affidano sia socialmente ed ecologicamente responsabile. Tuttavia il 73% ha affermato che non ha fatto nulla per verificare le pratiche ambientali dell’hotel e l’81% ha dichiarato di aver fatto nulla per controllare le pratiche sociali dell’hotel. Inoltre, solo il 18% dei viaggiatori intervistati aveva sentito parlare del programma di certificazione per il turismo sostenibile (CST). Pertanto, mentre la maggior parte turisti che visitano l’Osa si dicono preoccupati per viaggiare in modi che sono socialmente e ambientalmente responsabili, pochi stanno prendendo tutte le azioni concrete per farlo.

Costo del viaggio: Risulta piuttosto problematico il calcolo i costi, poiché i turisti giungono a destinazione in diversi modi e sono stati intervistati in varie fasi durante i loro soggiorni. Tuttavia, i costi possono essere, grosso modo, divisi in quelli dei casi dei “pacchetti” e le visite non-package. I viaggiatori indipendenti in media soggiornano 5,5 giorni e spendono in media $ 888. Coloro che usufruiscono di Pacchetto viaggio soggiornano in media  5,6 giorni con una spesa media totale di $ 2150. ovviamente queste  cifre sono considerate come approssimazioni.

Disponibilità a pagare: i turisti intervistati percepiscono il valore della loro visita in Osa. Su 73 visitatori intervistati, 44 (66%) hanno indicato la disponibilità a pagare più di quello che hanno sborsato  per la stessa esperienza nella Penisola di Osa – con una media di 177 dollari più. Di tale importo, hanno espresso una disponibilità a pagare in media 42 dollari in più per una visita al Parco Nazionale del Corcovado.

Inoltre, il 42 (58%) dei visitatori si sono detti pronti a contribuire, in media 68 dollari di più, per sostenere i progetti locali nell’ Osa. Ciò indica un forte sostegno da parte dei visitatori. Tuttavia, attualmente,degli 11 hotel intervistati, solo pochi sollecitano direttamente contributi da parte dei visitatori. E’ chiaro, quindi, che il potenziale esiste nel Osa per generare più entrate dal turismo, aumentando i costi di viaggio e sollecitando contributi per progetti locali.

I lavoratori nel turismo a confronto:

Prendendo in considerazione il campione analizzato, coloro che lavorano nel turismo sono, in media, maggiormente uomini (68%) rispetto alle donne(32%), situazione invece opposta nei settori non turistici. Anche la propensione al matrimonio è più alta nei lavoratori nei settori non turistici rispetto al settore turistico. Altro dato è che nel turismo l’età media degli occuati è più bassa rispetto agli altri (29,6 anni rispetto ai 35.0 anni).

Un’altra importante scoperta riguarda il reddito.

A livello dei redditi individuali mensili, i lavoratori nel turismo guadagnano quasi due volte il reddito medio dei lavoratori nei settori non-turistici (709,70 $ contro 357,12 dollari). Questa differenza è particolarmente significativa alla luce del fatto che l’Osa è una delle aree più povere della Costa Rica. Per i dipendenti ecolodge il reddito, nel mese precedente all’indagine, varia da un minimo di 366,59 dollari, per il personale  assistente alla cucina e alle pulizie, a $ 4,788.92 per una guida freelance.

Il turismo è considerato, dando uno sguardo verso il futuro, come un trampolino di lancio per nuove occassioni di posti di lavoro.

D’altronde i lavoratori nel settore del turismo, secondo l’indagine effettuata, sono più motivati e maturano una maggiore attitudine imprenditoriale e quindi maggiormente propensi a raggiungere i propri obiettivi personali  rispetto ai lavoratori occupati in altri settori.

Inoltre, se la maggior parte degli intervistati, considerando sia i lavoratori nel turismo sia coloro che non lo sono, dichiarano di vivere una buona qualità della vita, la percentuale più alta è stata però rilevata sopratutto in coloro che operano nel settore turistico (74% contro il 66%).

C’è da dire che , se un pò tutta la popolazione della Costa Rica si augura che il turismo continui a crescere, i lavoratori del settore sono stati coloro che hanno risposto in un modo qualitativamente migliore, nel senso che si sono dimostrati particolarmente informati e che quindi hanno una maggiore familiarità circa i rischi ed i potenziali impatti negativi del turismo.

Questo dimostra che collegare attività economiche in contesti naturali in modo proficuo è possibile.

Ma si deve fare ancora di più: Molte attività, pur disponendo di impianti efficienti per la gestione dei rifiuti e per il risparmio energetico non posseggono ancora la certificazione CST, e sembra che un pò tutte le attività, in pratica, debbano sforzarsi maggiormente per raggiungere standard effettivamente più elevati di protezione ambientale.

Lo studio completo sull’ecoturismo in Costa Rica è disponibile in questa pagina.

 

 

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