Turismo nel 2012 e il Nuovo Record Degli Arrivi internazionali

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Recordo Arrivi turistici 2012

Il turismo è un fenomeno in forte sviluppo e, nonostante il recente periodo di crisi, anche nel 2012 i risultati sono stati soddisfacenti e uno studio preliminare sembra dare buone prospettive anche per l’anno corrente (2013). Nel mese di Ottobre del  2011 l’UNWTO[1] ha pubblicato un rapporto circa la prospettiva di crescita degli arrivi turistici internazionali su scala globale dal quale risultano chiare le prospettive di crescita, tanto più che il numero degli arrivi nel 2012 e ulteriori stime effettuate tenendo conto delle nuove situazioni economiche, anno per anno, sono perfettamente in linea con  quanto stimato nel rapporto.   Secondo le previsioni dell’Organizzazione Mondiale del Turismo , gli arrivi turistici sono destinati ad aumentare nei prossimi anni fino ad arrivare a circa 1,8 miliardi entro il 2030 .
Il rapporto è stato pubblicato in occasione dell’assemblea generale UNWTO[2], andando a confermare che il turismo è sicuramente in ascesa nei prossimi due decenni. In particolare, secondo il rapporto, il turismo crescerà, anche se con un ritmo più moderato rispetto a quanto avvenuto nei decenni passati, con un numero di arrivi turistici internazionali in aumento, in media, del 3,3% l’anno in tutto il mondo.
Ciò significa che , in media, ogni anno vi saranno circa 43 milioni  di turisti internazionali addizionali che entreranno nel mercato turistico. Secondo le stime si passerà dai 940 milioni di arrivi turistici internazionali registrati nel 2010, fino a circa 1,8 miliardi nel 2030. Inoltre, non è certamente una sorpresa che secondo le previsioni i mercati emergenti continueranno ad acquisire quote di mercato. Difatti si prevede che gli arrivi turistici nelle economie emergenti cresceranno ad un ritmo doppio rispetto ai paesi avanzati (+ 4,4% l’anno per i paesi emergenti contro un +2,2% l’anno per i paesi avanzati).                                                                                                                                        
In altri termini le economie emergenti dell’Asia, America Latina, Europa Orientale, Medio Oriente e Africa guadagneranno in media 30 milioni di arrivi l’anno rispetto ai 14 milioni dei Paesi avanzati del Nord America, Europa e i Paesi avanzati dell’Asia e del Pacifico. Ci sarà, quindi, un aumento delle quote di mercato in Asia e Pacifico ( 30% nel 2030, rispetto al 22% nel 2010), Medio Oriente (dal 6% al 8%) e Africa (dal 5% al 7%) , con ulteriori riduzioni, invece, delle quote dell’Europa (dal 51% al 41%) e delle Americhe (dal 14% al 16%), principalmente a causa del rallentamento della crescita del Nord America.
Entro il 2030 il Nord Est Asiatico sarà la sub-regione più visitata al mondo andando a rappresentare il 16% di tutti gli arrivi mondiali, così come è previsto aumentare il turismo “Outbound” sopratutto dai Paesi Asiatici e del Pacifico.
Una grande percentuale degli arrivi saranno prodotti sempre dai Paesi dell’Asia-Pacifico, crescendo ad un tasso del 5,0% annuo generando una media di 17 milioni di arrivi addizionali ogni anno. A seguire Europa, Americhe, Africa e Medio Oriente.
Il turismo quindi si riconferma con un mercato in forte espansione e una fonte di nuove opportunità e sviluppo che, si auspica, vengano colte e sfruttate cercando allo stesso tempo di limitare gli impatti negativi che il turismo può apportare, indirizzandosi quindi verso uno sviluppo sostenibile, come ribadito anche dal segretario generale dell’UNWTO Tale Rifai.

 

 

 

—Il Nuovo Record Del 2012 —

Nel corso del 2012 gli arrivi turistici  internazionali (quindi arrivi con una permanenza di almeno una notte) sono cresciuti del 4%, raggiungendo per la prima volta nella storia del turismo quota 1 miliardo, ossia ben 25 milioni di arrivi turistici internazionali in pi rispetto al 2011. I dati, come già anticipato, risultano essere in linea su quanto stimato nel 2011 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo. Ancora una volta a guidare la crescita sono stati l’Asia e il Pacifico con un aumento degli arrivi internazionali pari al 7%.                                                                                                                                              Dei 149 paesi monitorati dall’UNWTO, solamente 25 Nazioni hanno registrato una diminuzione dei flussi turistici nel corso dell’anno. La domanda si è quindi mantenuta abbastanza forte nonostante le difficoltà economiche al momento presenti in diverse parti del mondo, tra cui anche l’Europa. Andando a vedere nel dettaglio, le economie emergenti hanno registrato una “performance” leggermente migliore rispetto alle economie avanzate ( 4,1% e 3,6% rispettivamente), con una crescita relativa migliore in Asia e Pacifico (+7%). Per quando riguarda la spesa turistica, il 2012 è stato caratterizzato da una cospicua crescita di questa soprattutto nei primi due mercati turistici mondiali emergenti ossia  Cina, con un aumento della spesa all’estero del 42% nei primi ¾ dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e Federazione Russa con un aumento del 31%. Oltre alle economie emergenti anche le economie avanzate, che rimangono un mercato molto importante, hanno registrato buoni risultati. Nonostante la crisi finanziaria e le pressioni economiche, la spesa turistica si è mantenuta piuttosto elevata anche in Europa, ove spicca la Germania con un +3%. Negli Stati Uniti e in Canada si è registrato un aumento della spesa turistica del 7%, mentre tra le regioni Asiatiche e nel pacifico rilevante è stata la crescita registrata in Australia , +5%, e Giappone (+3%).  Risultati negativi invece per la Francia e per l’Italia  con una percentuale del  -7% e del  -2% rispettivamente

 

 

Altre nazioni che hanno quasi raddoppiato la spesa turistica sono state:   Venezuela (31%), Polonia (19%) , Filippine (17%), Malesia (15%), Belgio (13%), Norvegia e Argentina (12%), Svizzera e Indonesia (entrambe +10%).
Nonostante  le problematiche economiche mondiali l’UNWTO, in linea con quanto stimato nel rapporto del 2011, prevede un aumento degli arrivi turistici anche nel corso del 2013, con un tasso pari o leggermente inferiore rispetto al 2012 (tra il 3% e il 4%). La previsione UNWTO pone ancora una volta l’ASIA e il Pacifico come regioni trainanti (+5% e +6%) seguite dall’Africa (dal 4% al 6%), le Americhe (3% al 4%). L’ Europa (2% al 3%) e il Medio Oriente (dallo 0% al +5%). In quest’ultima regione le previsioni risultano essere piuttosto difficili a causa delle forti situazioni contrastanti nei vari paesi facenti parti di esso. Considerando gli sforzi atti sia a  risolvere conflitti, ove possibile,  e sia a  migliorare l’ industria turistica, l’UNWTO si  aspetta un esito positivo nel corso dell’anno corrente (2013) anche nel Medio Oriente.


[1] L’Organizzazione Mondiale del Turismo (United Nations World Tourism Organization), è l’agenzia delle Nazioni Unite e la principale organizzazione nel mondo nel settore turistico.

[2] Il rapporto è stato pubblicato durante la 19th assemblea generale UNWTO tenutasi a Gyeonju, Repubblica di Korea, il 10 Ottobre 2011.

 

Fonte:elaborazione documenti UNWTO

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