Rapporto dell’UNEP: Necessità di uno sviluppo “economico verde”

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In nuovo rapporto l’UNEP ribadisce, dati alla mano, quanto uno sviluppo verde dell’economia sia un passo importante e di come possa non solo proteggere l’ambiente e garantire un uso corretto delle risorse, ma anche migliorare le condizioni economiche di imprese e nazioni.
Il rapporto và a toccare un pò tutti i settori, e quindi anche il Turismo. In questo caso specifico i punti analizzati sono 10, di seguito viene riportata una sintesi:

1)L’alto potenziale del turismo come vettore della crescita economica mondiale:
Il turismo rappresenta il 5% del PIL mondiale e contribuisce a circa il 6%-7% dell’occupazione totale. Inoltre, dopo il settore dei carburanti, il settore chimico e il settore delle automobili, il turismo è il quarto settore in termini di esportazioni, con un valore annuo di oltre un trilione di dollari americani. Nel 2010 sono stati registrati 935 milioni di turisti internazionali e 4 miliardi di arrivi nel 2008.

2) La crescita del tursimo è accompagnata da diverse sfide:
La rapida crescita, sia nei viaggi internazionali che quelli domestici, la tendenza ad effettuare viaggi sempre più lontani, la preferenza e spesso la necessità di affidarsi a trasporti ad alta intensità energetica stanno aumentando la dipendenza del turismo dalle energie non rinnovabili, che si traduce in un apporto del 5% alle emissioni di gas dannosi. Inoltre si verifica spesso un uso eccessivo di risorse come acqua, alta produzione di rifiuti, danni locali alla biodiversità terrestre e marina e spesso risultano essere minacciate le culture locali e le tradizioni.
Subito dopo i trasporti, il maggiore utilizzo di energia si verifica nelle strutture ricettive a causa della richiesta di riscaldamento, aria condizionata, acqua, gas per le cucine etc… Una regola generale, che spesso risutla essere vera, è che maggiore è il grado di lusso di un Hotel e maggiori sono i consumi.

3)Uno sviluppo verde è in grado di creare nuovi posti di lavoro e ridurre la povertà:
Il settore “Viaggi e Turismo” sono ad altà intensità di personale umano, occupando direttamente o indirettamente circa l‘8% della forza lavoro globale disponibile. Si calcola che ogni posto di lavoro nel turismo crei indirettamente altri 1.5 posti di lavoro nell’economia legata al turismo. Rendere più sostenibile questo settore porta il turismo ad essere più ecologico, comporta miglioramenti nell’efficenza energetica (e quindi un minor spreco di acqua, eneregia elettrica e minore produzione di rifiuti insieme ad una corretta gestione di queste), si rafforza il potenziale occupazionale del settore con un aumento delle assunzioni locali e un aumento di significanti opportunità nel turismo orientati alla cultura locale e alla protezione ambientale.

4)Lo sviluppo del turismo può essere progettato per sostenere l’economia locale e la riduzione della povertà:
Gli effetti economici del turismo, a livello locale, sono determinati dalla quota di spesa turistica nell’economia locale nonchè dall’ammontare dell’importo conseguente alle altre attività economiche. Sviluppando un turismo e un’economia sostenibile vi sarà un maggiore coinvolgimento delle comunità locali, specialmente in quelle povere, e considerando il segmento turistico questo può contribuire ad uno sviluppo economico locale e quindi alla riduzione della povertà. Questo include anche la fornitura locale di prodotti, servizi turistici ma anche dei cosidetti “servizi verdi” che mirano all’efficenza energetica ed idrica e alla  gestione dei rifiuti.
E’ ormai evidente che uno sviluppo sostenibile a effetti positivi ancora di più nelle aree rurali.

5) Gli Investimenti per rendere più ecologico il turismo è in grado di ridurre i costi di energia, acqua e rifiuti oltre che valorizzare le biodiversità, gli ecosistemi e il patrimonio culturale:
E’ stato osservato che gli investimenti atti a migliorare l’efficenza energetica riescono a generare dei ritorni di investimenti in tempi rapidi e questo comporta un forte risparmio per le imprese turistiche, posti di lavoro e protezione, quindi mantenimento, della destinazione. In uno scenario di economia sostenibile, l’apporto al PIL del turismo è ancora maggiore e con significanti benefici all’ambiente inclusa la riduzione dei consumi di acqua (18%), riduzione dei consumi di energia elettrica (44%) e riduzione delle emissioni ci CO2 (52%) rispetto ad uno sviluppo “normale”.

6) I turisti chiedono l’ecocompatibilità del turismo. Più di un terzo dei viaggiatori si trovano a favore di un turismo ecologico e disposti a pagare per tutte le esperienze ad esso collegate:
L’ecoturismo, e in genere la domanda di turismo basata sui principi della sostenibilità, sta assumendo un ruolo guida e si prevede che crescerà rapidamente nei prossimi decenni.
Si stima, inoltre, che la spesa globale per l’ecoturismo è in crescita di circa sei volte il tasso generale di crescita del settore.

7) Il settore privato, soprattutto le piccole imprese, può e deve essere mobilitato a sostegno di un “turismo verde”:
Il turismo coinvolge una varietà di soggetti. La consapevolezza di uno sviluppo sostenibile è avvertita maggiormente in aziende di grandi dimensioni. Le piccole imprese, spesso, sono per lo più al di fuori di questo ambito ed alcuni tipi di fornitori di servizi ne sono completamente tagliati fuori. Specifici meccanismi e strumenti per educare le piccole e medie imprese turistiche, e quelle correlate, sono spesso difficili da applicare e hanno una maggiore valenza se accompagnate da elementi passibili di azioni legali.
La promozione e la diffusione di standard internazionali per il turismo sostenibile, come il Global Sustainable Tourism Critera (GSTC), possono aiutare le imprese a comprendere gli aspetti pratici del turismo sostenibile e fornire assistenza nella mobilitazione di investimenti

8)  Gran parte del potenziale economico nel turismo verde, si trova nelle piccole e medie imprese le quali necessitano di un migliore accesso ai finanziamenti da investire nel turismo verde:
Le piccole e medie imprese sono quei soggetti che potenzialmente possono ricavare maggiori opportunità e maggiori guadagni nel perseguire strategie di sostenibilità.
Purtroppo il fattore che maggiormente và a limitare questa possibilità, è la mancanza di accesso al capitale. Le organizzazioni e i governi possono facilitare i flussi finanziari  verso queti soggetti ponendo maggiori accenti sui contributi per le comunità locali e riduzione della povertà. Una collaborazione tra pubblico e privati può quindi distribuire rischi e costi derivanti da grandi investimenti nel “turismo verde”. Oltre che crecare di ridurre i costi amministrativi, quindi offrendo tassi di interesse vantaggiosi verso progetti di “sviluppo verde”, potrebbe aiutare anche un supporto di tipo tecnico, di assistenza gestionale e di marketing.

9) Strategie di pianificazione e lo sviluppo di una destinazione  sono il primo passo verso l’ecocompatibilità del turismo:
Nello sviluppo di strategie turistiche le amministrazioni locali, la comunità e le imprese necessitano di meccanisimi che consentano la coordinazione e la comunicazione con i ministeri responsabili dell’ambiente, dell’energia, dei trasporti, della sanità, della finanza, della sicurezza e tutte le altre aree rilevanti. Sono necessari requisiti e regole chiare.

10) Politiche ed investimenti governativi possono influire sulle azioni svolte dal settore privato in materia di turismo verde.
Interventi dello stato, quindi una spesa pubblica per beni pubblici quali aree protette, beni culturali, conservazione dell’acqua, gestione dei rifiuti, sanità, trasporti pubblici, infrastrutture ed energie rinnovabili, possono ridurre il peso degli investimenti che devono affrontare i privati in materia di “turismo verde”. I Governi possono anche utilizzare altri strumenti come tasse, concessioni e sovvenzioni al fine di incoraggiare uno sviluppo sostenibile nel settore privato. A titolo di esempio, possono essere erogati dei sussidi per l’acquisto di nuove tecnologie e/o attrezzature che consentono di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, per la conservazione della biodiversità o per rafforzare i legami tra le varie imprese e le organizzazioni locali. Allo stesso tempo devono essere attentamente valutati  l’uso di risorse ed energia e la produzione dei rifiuti per riflettere il l oro effettivo costo sulla società.

Questi sono i dieci punti principali sui quali il rapporto affronta le varie problematiche e le varie soluzioni. Il rapporto è molto approfondito e riporta diversi casi studio con esempi concreti (il rapporto completo, affronta diversi argomenti in diversi settori, quindi non solo limitatamente a quello turistico).

Il rapporto è visibile sul sito dell’UNEP.

Altre informazioni riguardanti linee guida e consigli per uno sviluppo d’impresa turistica in chiave sostenibile qui

 

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